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Arca di Noè - L'Esperto Consiglia | Manuale di primo soccorso

Arca di Noè - L'Esperto Consiglia | Manuale di primo soccorso

Avere un animale in casa è una gioia per tutti noi … è un membro della famiglia a tutti gli effetti e come tale comporta responsabilità nella sua cura e benessere. Alimentarlo nel migliore dei modi, relazionarsi con esso (gioco, educazione) sono aspetti fondamentali per una sana crescita del nostro pet. Spesso accade di trovarci di fronte ad una emergenza, della quale dovremmo essere a conoscenza dei pericoli che comporta, prontezza di intervento e come rimediare, in attesa che venga visitato dal medico veterinario per cose più gravi. Può capitare di vedere il nostro amico apatico, che manifesta cambiamenti nel comportamento o nell’appetito, con la tendenza a rifugiarsi in angolini nascosti lontano da tutto e tutti. Questi segnali devono essere SEMPRE valutati come un campanello d’allarme … il nostro animale non sta bene e bisogna intervenire, se l’esperienza ci aiuta o consultando il veterinario.

Può capitare di vedere il nostro amico apatico, che manifesta cambiamenti nel comportamento o nell’appetito, con la tendenza a rifugiarsi in angolini nascosti lontano da tutto e tutti. Questi segnali devono essere SEMPRE valutati come un campanello d’allarme … il nostro animale non sta bene e bisogna intervenire, se l’esperienza ci aiuta o consultando il veterinario. Compito del medico sarà quello di valutare lo stato di salute attraverso l’EOG (esame obiettivo generale) ed eventualmente in relazione agli aspetti clinici, attuare un protocollo diagnostico (esami del sangue/urine, lastre etc…) ed approntare la giusta terapia.

Colpo di calore

Durante la stagione calda ed in ambienti chiusi (es. auto parcheggiata al sole), l’elevata temperatura riscalda eccessivamente l’organismo. I nostri pets hanno bassissima sudorazione (a livello del tartufo e cuscinetti plantari) e se esposti ad alte temperature o dopo intensa attività, rischiano un colpo di calore. Aumenta la frequenza respiratoria (a bocca aperta), abbassamento della pressione, danni neurologici oltre al rischio di un collasso cardio-respiratorio spesso fatale. Sarà nostra premura condurlo in luogo riparato e fresco, abbassando la temperatura corporea con bagni di acqua fredda, prima di portarlo dal medico veterinario.


Intossicazione ed avvelenamenti

Sono situazioni pericolose comuni a molti animali (spesso giovani), che hanno la tendenza ad ingerire qualsiasi cosa, tra cui sostanze tossiche!! Osserveremo un quadro sintomatico locale e generale. Nel primo caso a seconda della sede di contatto (orale o nasale), avremo tosse, soffocamento, iper-salivazione ed ulcere linguali. Se generalizzata i sintomi potranno comparire anche ad ore o giorni di distanza, con manifestazioni cliniche che vanno da:

  • Deficit coagulativi, dovuti ai più comuni topicidi; scatenano emorragie a livello di organi interni, naso; bocca e vescica.
  • Neurologiche, causate da pesticidi; portano ad irrigidimento, tremori e convulsioni, perdita di coscienza.
  • Generalizzate, spesso le più pericolose e mortali, causate da stricnina, piante velenose (es. oleandro) o gas (es. monossido di carbonio); conducono ad episodi di vomito, diarrea, spasmi e dolore diffuso.

Il saper riconoscere tempestivamente questi sintomi e magari la causa scatenante, può salvare la vita al nostro pet. Nostro compito sarà di tranquillizzarlo, evitando stress, fornendo acqua (se necessario) e proteggendolo da auto-traumatismi come cadute o morsicature da convulsioni. MAI procurare il vomito, somministrare bevande tipo latte o tentare di tirare fuori la lingua (rischio morsi). Subito condurlo dal medico veterinario.


Punture di insetti

Abbastanza comuni possono essere le punture di insetti, quali ad esempio api, calabroni e processionarie (pericolose e spesso mortali). A causa del loro istinto predatorio innato, le sedi di inoculazione del veleno sono spesso il muso (naso, labbra, occhi) e le zampe anteriori. Tali punture causano tumefazioni locali con edema, prurito, eritemi e dolore intenso. Non raramente possono verificarsi reazioni allergiche (shock anafilattico) in individui predisposti (o per l’alto numero di punture), che richiedono il pronto intervento del medico. Sono gli attacchi simil-epilettici dove osserveremo il nostro animale inquieto nei primissimi istanti e che crollerà a terra rigido, in preda alle convulsioni con corpo attraversato da tremiti e scosse e conseguente perdita di saliva ed urina (rilascio sfintere). Tutto accade in alcuni minuti, dopodiché la crisi convulsiva si arresterà ed il nostro pet pur confuso, barcollante e stanco, poco alla volta tornerà alle sue attività quotidiane. Le cause che scatenano queste crisi sono molteplici e di varia natura: tumori cerebrali, patologie cardiache, ipoglicemia, epilessia “vera”, traumi neurologici o malattie infettive per elencarne alcune.

Il proprietario oltre a tranquillizzare l’animale, può intervenire bagnando la zona con acqua, applicando del ghiaccio, estraendo il pungiglione (se presente) con delle pinzette ed utilizzando una soluzione di acqua ed ammoniaca preparata nelle giuste dosi o pronta in utili e comodi sticks in vendita.

Il proprietario oltre a tranquillizzare l’animale, può intervenire bagnando la zona con acqua, applicando del ghiaccio, estraendo il pungiglione (se presente) con delle pinzette ed utilizzando una soluzione di acqua ed ammoniaca preparata nelle giuste dosi o pronta in utili e comodi sticks in vendita.

Per morsi di serpente (es. vipera) utile sarebbe avere con sé il kit antiofidico (siero), che però ha una scadenza e deve essere mantenuto a basse temperature. I continui viaggi (il caldo e freddo) possono alterare tale antidoto. Quindi rivolgersi al più vicino ambulatorio veterinario.


Attacchi simil-epilettici

Capita di trovarsi di fronte ad una situazione particolarmente angosciante, che lascia spesso interdetto il padrone di un animale, incapace di intervenire a causa dell’immediatezza dell’evento. Sono gli attacchi simil-epilettici dove osserveremo il nostro animale inquieto nei primissimi istanti e che crollerà a terra rigido, in preda alle convulsioni con corpo attraversato da tremiti e scosse e conseguente perdita di saliva ed urina (rilascio sfintere). Tutto accade in alcuni minuti, dopodiché la crisi convulsiva si arresterà ed il nostro pet pur confuso, barcollante e stanco, poco alla volta tornerà alle sue attività quotidiane. Le cause che scatenano queste crisi sono molteplici e di varia natura: tumori cerebrali, patologie cardiache, ipoglicemia, epilessia “vera”, traumi neurologici o malattie infettive per elencarne alcune.Sono gli attacchi simil-epilettici dove osserveremo il nostro animale inquieto nei primissimi istanti e che crollerà a terra rigido, in preda alle convulsioni con corpo attraversato da tremiti e scosse e conseguente perdita di saliva ed urina (rilascio sfintere). Tutto accade in alcuni minuti, dopodiché la crisi convulsiva si arresterà ed il nostro pet pur confuso, barcollante e stanco, poco alla volta tornerà alle sue attività quotidiane. Le cause che scatenano queste crisi sono molteplici e di varia natura: tumori cerebrali, patologie cardiache, ipoglicemia, epilessia “vera”, traumi neurologici o malattie infettive per elencarne alcune.

Compito del veterinario sarà quello di attuare le procedure diagnostiche di prassi, con esami del sangue e urine, visita neurologica ed eventualmente avvalendosi di strumentazioni diagnostiche come TAC e Rmn al fine di giungere ad una diagnosi e successiva prognosi e terapia (es. barbiturici).

Cosa può fare il proprietario in caso di convulsioni?

Evitare in quei momenti di mettere le mani in bocca all’animale (rischio altissimo di ferite), bagnare la testa con acqua fresca e se possibile, proteggerla con coperte da traumi contro spigoli di mobili e/o pavimento.


Traumi

Può accadere di dover far fronte ad un trauma di diversa natura, come un incidente stradale, una caduta dalla finestra, morsi e graffi di altri animali.

Come comportarsi in questi casi?

Un animale investito richiederà sempre cure primarie, attente e tempestive. Se l’animale è cosciente valuteremo i principali danni osservando il respiro (normale; affannoso), problemi neurologici (paralisi, perdita dell’equilibrio etc…), pallore della mucosa gengivale ed eventuali zoppie.

Se l’animale è incosciente, bisognerà sollevarlo delicatamente (possibili traumi spinali), mantenendo il corpo rigido ed adagiandolo su un asse per il trasporto dal veterinario. Importante è controllare la pervietà delle vie aeree, da sangue, lingua o altro materiale estraneo che possa ostruire il flusso dell’aria ai polmoni. Tutte le ferite o abrasioni superficiali possono essere trattate dal proprietario, lavando con acqua, eliminando i detriti con garze sterili e disinfettando la parte. Una ferita che sanguina copiosamente, bisognerà comprimerla con un indumento al fine di bloccare il flusso e favorire la coagulazione.

Per fratture ossee portare l’animale dal più vicino veterinario, cercando di tranquillizzarlo il più possibile. Infatti ogni frattura è causa di una emorragia locale, con diminuzione della pressione sanguigna e alto rischio di collasso cardio-circolatorio. Un trauma addominale può ledere importanti organi interni come milza, stomaco e vescica. Ferite al capo causano danni cerebrali, mentre se il trauma è toracico, avremo problemi polmonari con respirazione alterata.


Altri accorgimenti

Ambienti esterni (prati, strade) così come la casa, possono nascondere pericolose insidie per la salute del pet. Quindi cercheremo di limitarli…ecco alcuni accorgimenti da tenere a mente:

  • Farmaci: riporre le confezioni in luogo sicuro.
  • Cioccolato: contiene un principio attivo, la Teobromina tossica per il cane.
  • Cavi elettrici: proteggerli/nasconderli (rischio folgorazione)
  • Detersivi: prodotti come la candeggina, sono caustici (ustioni)
  • Piccoli indumenti: se ingeriti (es. calzini) possono causare blocchi intestinali.
  • Piante: hanno principi attivi velenosi, ad es. la stella di Natale, l’oleandro e l’edera.
  • Bocconi avvelenati: sempre attenti a questa “spregevole” evenienza!!!

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Cassetta di primo soccorso da tenere in casa

  • Acqua ossigenata: disinfettante locale
  • Cerotti
  • Cotone idrofilo: per pulizia ferite, imbottitura fasciature
  • Garza: fasciature
  • Guanti monouso
  • Pinzette: utili per togliere zecche o corpi estranei
  • Rete elastica: per tenere in sede garze e medicamenti
  • Siringhe monouso
  • Taglia unghie
  • Termometro veterinario
  • Tintura di iodio: disinfettante locale (es. Betadine)
  • Antiparassitari
  • Farmaci: antibiotico ad ampio spettro; antistaminico; antinfiammatorio; pomata oftalmica (es. Betabioptal) e cortisonic

NB: consultare SEMPRE il proprio veterinario per i farmaci!!!

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