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Torsione dello stomaco: questa “mortale sconosciuta”

Arca di Noè - L'Esperto Consiglia | Torsione dello stomaco

In questo articolo affronteremo una delle emergenze veterinarie più difficili da trattare, a causa delle difficoltà di intervento necessarie al fine di salvare la vita al nostro cane.

La torsione dello stomaco o meglio definita come “sindrome della dilatazione-torsione gastrica” (GDV – Gastric Dilatation Volvulus Syndrome) può entro poche ore dall’insorgenza dei primi sintomi, portare alla morte l’animale colpito e solo la prontezza nel riconoscerla e l’intervento del veterinario potranno salvargli la vita!!

La torsione dello stomaco interessa indistintamente entrambi i sessi e maggiormente colpiti sono i cani di taglia gigante/grande (Alano, Pastore Tedesco, San Bernardo, Dobermann, Weimaraner etc…) e media, pochissime ma rientrano nella casistica le razze piccole-toy colpite, mentre tale sindrome è rarissima nei gatti.

I cuccioli sono più predisposti alla dilatazione gastrica, mentre gli individui adulti ed anziani, spesso andranno incontro alla torsione dello stomaco.

La sindrome della dilatazione-torsione gastrica è una delle maggiori emergenze cliniche veterinarie, a causa della rapida insorgenza dei sintomi!!!

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La dilatazione spesso precede l’insorgere del “processo meccanico” di rotazione dello stomaco sul proprio asse maggiore e la cascata di eventi che ne consegue, sarà rapida e drammatica. Parliamo di dilatazione quando a causa dell’accumulo interno di liquidi e di gas, le dimensioni dello stomaco aumentano notevolmente, occupando gran parte della cavità addominale e compromettendo la stabilità dei vari organi in loco.

Come dicevamo pocanzi una dilatazione gastrica, spesso riscontrabile in individui giovani, può precedere la rotazione dello stomaco completa o parziale lungo il proprio asse (spesso in senso orario)… se tale movimento è inferiore o uguale a 180° parleremo di torsione, mentre se la rotazione supera i 180° saremo in una condizione di volvolo gastrico vero.

La torsione gastrica causerà un restringimento (occlusione) dell’antro pilorico e gastroesofageo, facendo si che l’acqua (accumulo di liquido) ed il cibo contenuto nel sacco gastrico possa fermentare (formazione di gas), aumentando in breve tempo le dimensioni della stomaco (dilatazione/distensione delle pareti).

Tale spostamento spesso causa uno scivolamento della milza e compressione delle vene Cava e Aorta… da ciò ne consegue un mancato ritorno di sangue venoso verso il cuore (riduzione della gittata cardiaca), ipotensione per scarso apporto di ossigeno e necrosi dei tessuti.

La cascata di eventi che ne consegue, porterà ad una evoluzione rapida, drammatica ed in molti casi irreversibile del quadro clinico del paziente (morte).

Sintomi e complicanze nella torsione gastrica

I sintomi comunemente riscontrabili nella torsione gastrica, si manifestano entro pochissimo tempo (1-2 ore) dall’insorgere della patologia e SOLO la tempestività d’intervento, potrà salvare la vita al nostro cane!!!

La GDV si manifesta in 2 rapide e successive , che se non riconosciute per tempo, faranno “cadere” il quadro clinico del paziente:

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1° Fase

  • Animale irrequieto ed ansioso
  • Nausea e vomito improduttivo (conati ma senza espulsione di liquidi e/o materiale solido)
  • Ipersalivazione (saliva schiumosa)
  • Apatia
  • Respiro affannoso (dispnea) e frequenza cardiaca aumentata (tachicardia)

2° Fase

  • Inarcamento del dorso (schiena) per alleviare la pressione/dolore addominale
  • Eccessivo rigonfiamento addominale (dolore se palpiamo la zona —> emissione di guaiti)
  • Anemia delle mucose (pallide) gengivali e labiali —> mancato ritorno sanguigno
  • Shock cardiocircolatorio
  • Deambulazione difficoltosa

Trattamenti e cure della torsione gastrica nel cane

Quando riconosceremo uno o più di questi sintomi relativi alla torsione gastrica, nostro compito sarà quello di portare “tempestivamente” il nostro animale dal più vicino medico veterinario!!

Ora la salute di Fido sarà nelle sue mani.

Il veterinario applicherà immediatamente, una volta diagnosticata la patologia, una fluido-terapia massiva per ristabilire il volume ematico e contrastare con antibiotici l’effetto tossico e la possibile peritonite da gastrotomia o perforazione gastrica.

Successivamente cercherà di decomprimere lo stomaco con l’inserimento di cateteri (aghi) nella pancia dell’animale e/o una sonda oro-esofagea, con lo scopo di far uscire (svuotamento gastrico) i liquidi e gas in eccesso, stabilizzando il paziente dallo shock cardiocircolatorio.

Se a causa di un ritardato riconoscimento e conseguente intervento, la decompressione “manuale” dello stomaco, non dovesse riuscire, si ricorrerà ad una laparotomia (incisione ed apertura addome) d’urgenza, con lo scopo di riposizionare gli organi (e strutture annesse) interessati dalla GDV, valutando il grado di vitalità gastrica ed eventualmente rimuovendo porzioni di tessuto necrotizzato.

Nelle razze a “rischio” o per evitare recidive (in soggetti che hanno avuto tale patologia) bisognerà valutare una gastropessi preventiva, ossia un intervento chirurgico mininvasivo di fissazione (ancoraggio) del tratto pilorico dello stomaco alla muscolatura addominale, al fine di evitare future rotazioni anomale del sacco gastrico.

Cause e fattori di rischio

La sindrome della dilatazione-torsione gastrica è una patologia multifattoriale, in cui le cause scatenanti sono date da una concatenazione di più eventi e solo la prevenzione può aiutare a diminuire i fattori di rischio. Di seguito alcune delle cause che possono predisporre l’animale, al rischio di torsione dello stomaco ed alcuni suggerimenti per evitare questa patologia:

  • Evitare grosse assunzioni di acqua in un’unica volta e se possibile non contemporaneamente al pasto —> almeno 30’ lontano dai pasti (prima e dopo).
  • Corse e salti nei minuti successivi e prima dei pasti, sono uno dei principali motivi dell’insorgenza di questa sindrome —> tenere il cane a riposo o controllarlo durante la passeggiata.
  • Non fornire cibo in dosi eccessive e MAI in pasto unico —> suddividere la razione giornaliera consigliata in più volte (almeno 2 pasti, meglio 3 nelle razze a rischio), mantenendo costante l’intervallo di tempo che precede un pasto dall’altro (migliora la digestione e lo svuotamento gastrico).

Altri fattori predisponenti la torsione dello stomaco sono associabili a caratteri genetici e problematiche di natura anatomica quali ad esempio la motilità esofagea, la lassità dei legamenti epatoduodenali ed epatogastrici, anomalie nella trasmissione mioelettrica gastrica, stress, aerofagia e difficoltà di eruttazione/vomito etc.

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Conclusioni

Con quanto scritto sopra in merito alla sindrome della dilatazione-torsione gastrica, vogliamo far prendere coscienza ai proprietari di razze a rischio e non, che tale patologia è una reale emergenza medica e se sottovalutata… il rischio di mortalità fra i soggetti colpiti resterà alto (fino a circa il 45% dei casi).

Ricordiamo che…la migliore cura è la PREVENZIONE!!!

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